SABATO 10 DICEMBRE 1994 - ORE 21
SALA A - PALAZZO DEI CONGRESSI
MOZART AND SALIERI. DON JUAN. PLAGUE
DI
ALEXANDER PUSHKIN
Regia
EIMUNTAS NEKROSIUS
Parte
I MOZART AND SALIERI
ALGIRDAS
LATÈNAS (Mozart) -VLADAS BAGDONAS (Salieri)
Parte II DON JUAN. PLAGLE
ALGIRDAS
LATÈNAS (Don Juan) -DALIA MICHELEVICHIUTE (Girl)
RIMANTÉ
VALIUKAITÈ (Dona Anna) - ADRIUS BIALOBZHESKIS (Leporello)
VIKTORJA
KÜODYTÈ (Laura) -TAURAS CHIZHAS (Don. Carlos) -POVILAS BÜDRYS (Monk)
Musiche
FAUSTAS LATENAS
Costumi
NADEZHDA GULTYAEVA
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Scenografia
ADOMAS JACOVSKIS
Luci e aiuto regia
ROMAS TREINYS
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Mozart e Salieri
Il Primo ad opporre drammaticamente Salieri a Mozart è stato Puskin nel 1830
con il suo "Mozart Salieri". Antonio Salieri ha raggiunto la gloria
conquistata a costo di tanti sacrifici, ma all'improvviso ecco apparire un giovane
di Salisburgo che ha il dono della genialità. t WolfangAmadeus Mozart che senza
severa applicazione, senza fatica compone musica stupenda. Salieri èroso dall'invidia,
decide di eliminarlo e loinvita dunque a pranzo. Alla locanda Mozart confida
di aver ricevuto la strana visita di uno sconosciuto che gli ha commissionato
un Requiem, e dopo aver bevuto dalla coppa avvelenata offertagli da Salieri
suona per lui un brano del Requiem.
Il Convitato di pietra -Don Juan
Don Giovanni con il servo Leporello fa ritorno
dall’esilio dove era stato confinato per aver ucciso il Commendatore a Madrid
perché vuole assolutamente conquistare la giovanissima attrice Laura. Ma nel
cimitero incontra invece Donna Anna che prega e piange sulla tomba del marito
il Commendatore. Don Giovanni riesce a strapparle un appuntamento in casa, ma
rivolge un ironico invito alla statua del Commendatore perché gli faccia buona
guardia fuori dal cancello mentre s'intrattiene con la donna. Naturalmente proprio
nell'attimo in cui Anna sta per cedere alle lusinghe di Don Giovanni la statua
fa la sua apparizione spaventando la moglie che sviene. Don Giovanni accetta
la sfida del Commendatore che sarà, però, causa della sua morte.
Un festino durante la peste. Plague
È la rielaborazione del poema di John Wilson,
The city of plague, del 1816 il cui tema dominante è la morte. Si Può considerare
l'ultima delle " piccole tragedie" così come le chiamava Puskin.
L'attenzione si concentra qui su
due canti quello di Mary che descrive le devastazioni della pestilenza nel suo
villaggio e quello del presidente che tiene il festino che lancia un inno in
onore della peste.
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