Su Max Black

Al centro della nuova pièce di teatro musicale di Heiner Goebbels, ci sarà l' attore André Wilms, con (e per il quale), era stato concepito " Ou bien le débarquement désastreux " ( ATEM - Théâtre des Amandiers, Nanterre/Parigi 1993).

In un certo qual modo " Max Black " comincia dove finiva " Ou bien le débarquement désastreux " : quando nellÕultima scena (dopo le sue spedizioni in terre straniere, il confronto con la cultura e la musica africana e la raggiunta padronanza del testo di Heiner Müller " Herakles 2 " o " L ' Hydre " ) , l' attore tenta di tracciare con un gessetto sulla piramide un quadro di ciò che Francis Ponge aveva scritto, per farsi un'idea della natura, sul suo Carnet du bois de pins:

Un bosco di 40 anni si chiama fustaia cedua
Un bosco da 40 a 60 anni si chiama semifustaia
Un bosco da 60 a 120 anni si chiama giovane alta fustaia É
Ecc.

Adesso la luce si è spenta, i musicisti sono partiti. Ciò che resta, in " Max Black", é un ricercatore nel suo laboratorio (un biologo, un fisico, un chimico, un matematico, un semiologo, un linguista?).

Non è detto che le cose restino così: nel piano d ' illuminazione (sviluppato in compagnia dell' artificiere francese Pierre - Alain Hubert), si prevede di non lavorare con la luce, ma con il riflesso del fuoco, di far guizzare le fiamme in maniera controllata, e di metterle in scena in una combinazione non prevedibile di sorpresa e regolazione.

La musica (i suoni e i rumori), sarà avviata, fatta scattare dall' attore. La scena é un laboratorio d' idee che lo spettatore può seguire, a volte perché si accendono delle micce che scatenano reazioni a catena; altre perché, grazie ad un campionatore, André Wilms riproduce su una tastiera dei suoni registrati in precedenza; altre ancora perché il rumore di una pentola capovolta diventa il ritmo che fornisce la base di una composizione che s' interrompe spesso perché scoccano delle scintille da un vecchio apparecchio radio a valvole, ecc.

Si vedrà l' attore mentre tenta di misurare l' incommensurabile. Lo si aiuterà a risolvere i suo enigmi, quello del " Barber of Tompstone " o quello della " Mort à Samara " ...

La lingua diventa musica, sia sviluppandosi in maniera poetica, sia dissolvendosi nell' astrazione (per esempio quando si tratta di mettere in musica una formula matematica), all' inverso, ciascun suono musicalmente utilizzabile sarà ancorato al concreto quanto il bollitore o le palle sui tamburi della precedente pièce musicale di Heiner Goebbels " Schwarz auf Weiss " . Ma qui l' esigenza è esattamente opposta (in quel caso i musicisti erano gli interpreti stessi, e la creazione della musica costituiva la scena): qui, ogni gesto compiuto dall' attore si trasformerà in luce (fuoco), immagine (azione), e musica (suono).

Heiner Goebbels costruirà la sua composizione su testi ispirati a Paul Valéry, Georg Christoph Lichtenberg, Ludwig Wittgenstein e Max Black.

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