Der Ozeanflug

(Il volo oceanico)

 

Bertolt Brecht - Heiner Müller - Fjodor M. Dostojewski

 

OZEANFLUG

 

STEFAN KURT

HEINRICH BUTTCHEREIT

FRITZ MARQUARDT

BERNHARD MINETTI

 

MORITZ BAUER

HANS BROICH

RUTH CLÖSS

CHRISTIAN HOLM

STEFAN LISEWSKI

TINO RIESNER

HANS HENNING SCHUBERT

ERIC WEHLAN

SAMUEL ZACH

 

 

 

 

 

LANDSCHAFT MIT ARGONAUTEN

 

MARGARITA BROICH

PETRA‑MARIA CAMMIN

RUTH GLÖSS

CHRISTINE GROß

SUSANNE SACHßE

BETRINA SCHEURITZEL

SUZANNEVOGDT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

AUFZEICHNUNGEN AUS EINEM

TOTEN WINKEL

 

STEFAN KURT

HEINRICH BUTTCHEREIT

FRITZ MARQUARDT

BERNHARD MINETTI

 

MORITZ BAUER

HANS BROICH

MARGARITA BROICH

LARS‑KILIAN FALK

CHRISTIAN HOLM

FLORIAN KAISER

ALEXANDER KALOUTI

TINO REISNER

JOSÉ ROMÉRO

HANS HENNING SCHUBERT

ERIC WEHLAN

SAMUEL ZACH

 

 

 

UNO SPETTACOLO IDEATO E DIRETTO DA ROBERT WILSON

 

Assistente alla regia

PAUL PLAMPER

 

Co‑regia

ANN‑CHRISTIN ROMMEN

 

Costumi                                 

JACQUES REYNAND

 

Luci

HEINRICH BRUNKE

 

Scene

VERA DOBROSCHKE

 

Drammaturgia

HOLGER TESCHKE

 

 

Assistente ai Costumi

REGINA GAPPMAYR

 

Assistente personale di Robert Wilson

JÖRN WEISBRODT

 

Assistente alla Direzione Tecnica

JOACHIM HAMSTER DAMM

 

Fotografie

BRIGITTE MARIA MAYER

 

Direttore di scena

ENRICO STOLZENBURG

 

Suggeritore

EVA‑MARIA BÖHM

 

 

 


Tre testi sull'Oceano

In occasione del centenario di Bertolt Brecht, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898, il Berliner Ensamble ‑ lo storico teatro dell'ex Ddr e da lui fondato -  ha voluto celebrare questa ricorrenza con la messa in Scena di "Der Ozeanflug" ("La trasvolata dell'oceano"), un radiodramma scritto nel 1928. La regia dell'opera è stata affidata a Robert Wilson da Heiner Müller ‑ direttore artistico del Berliner sino alla sua morte avvenuta nel 1995 ‑ e costituisce l'ultima tappa in senso cronologico di una collaborazione tra Wilson e il drammaturgo tedesco, che, iniziata quasi trent' anni fa, nel corso degli anni Ottanta ha visto Müller collaborare alla versione tedesca di "Civil WarS" (1984) e l'artista americano impegnato nella messa in scena di "Alcestis" e "Hamletmachine" (1986), "Quartet" (1987) e "The forest" (1988). Il 28 gennaio scorso "La trasvolata dell'oceano" ha debuttato a Berlino, come prima parte di uno spettacolo composito, di cui facevano parte altri due testi, sempre per la regia di Robert Wilson: “Pae­saggio con Argonauti", un lavoro di Heiner Müller del 1982 e "Memorie del sottosuolo", scritto da F. Dostojewskij nel 1864. In scena, tra gli altri, gli attori Bernhard Minetti e Stefan Kurt, costumi di Jacques Reynaud e musiche di Hans Peter Kuhn. La figura di August Lindbergh, il pilota americano che per primo compì la trasvolata atlantica da Long Island a Parigi, aveva rappresentato per Brecht il simbolo di quella simbiosi tra l'uomo e la macchina su cui doveva costruirsi il futuro del mondo. Quando il suo aereo fu abbattuto dai nazisti, Brecht disse: "Lindbergh ha battuto la natura ma gli esseri umani hanno abbattuto Lindbergh". Il testo di Mül­Ier pone a sua volta urgenti domande sull'era della tecnologia e su come la tecnologia sia stata divinizzata dall'umanità che ‑ credendo di poterla usa­re per il suo sviluppo ‑ non si accorge invece che essa lo sta distruggendo e portando alla catastrofe. "Memorie del sottosuolo" rappresenta uno sguardo verso il futuro che arriva dal passato, attraverso i pensieri e le visioni sul progresso del genere umano di un funzionario governativo in pensione in una città di provincia, daIla metafisica.


         

La trama

 

“La trasvolata dell'oceano" (in Italia conosciuto anche come "Il volo di Lindbergh") è un radiodramma del 1928 che racconta le peripezie del pilota americano August Lindbergh che per primo volò sull'oceano A­tlantico da Long Island a Parigi. Brecht concentra la sua attenzione sul connubio fra l'uomo e la macchina, sulla sfida del pilota con gli elementi: assistiamo alla preparazione, di Lindbergh mentre le folle sono in attesa su entrambi i versanti, le navi scrutano ogni ombra le radio inviano messaggi.

 

In "Paesaggio con Argonauti" (il titolo originario è "Riva abbandonata Materiali per Medea Paesaggio con Argonauti")di Heiner Müller il tema euripideo del mito di Giasone e degli Argonauti viene ripreso e trasposto nel mondo contemporaneo. I tre frammenti che costituiscono il plot trasformano il mito anzi lo “disintegrano nella realtà contemporanea”, e assistiamo allo sconvolgimento del mondo per catastrofi causate dall'uomo: guerre, terrificanti vendette, soprusi di conquistatori, corruzione della natura.

 

Le "Memorie dal sottosuolo" di Fedor Dostojewskij, pubblicato nel 1864, sono strutturate sotto forma di monologo in due parti: “Il sottosuolo”, e "A proposito della neve fradicia". Ne “Il sottosuolo l'uomo del sottosuolo”, un quarantenne, dopo aver ricevuto una eredità, lascia il lavoro e si rintana in un tugurio rimuginando sulla sua nullità e sulla sua incapacità di diventare qualcosa, abbandonandosi a una totale “cosciente inerzia”, unica via di uscita, unica strada verso la libertà per chi pensa e chi è cosciente di sé. E in "A proposito della neve fradicia", l'uomo del sottosuolo ricorda alcuni episodi del suo passato che possono illustrare la sua teoria, quella teoria definita "autocoscienza dialogica" che ritroviamo in tutti i personaggi di Dostojewskij.

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