PERSEPHONE
|
|
|
|
|
Performance di Robert Wilson |
|
Musiche Gioacchino
Rossini Philip
Glass TestiOmero Brad
Gooch Maita
Di Niscemi CostumiChristophe
De Menil LuciAi
Weissbard Robert
Wilson Assistente alla regiaAnn
Christin Ròmmen con
Leslie Baker |
Attori Alessandro Dieli Marina Frigeni Salvatore Giaconia Marianna Kavallieratos Elisabetta Rosso Demetris Siakaras Evri Sophroniadou Voci recitantiFrancesco Cordella Stefano Guizzi Laura Pasetti Giorgia Senesi Colin Taylor Robert Wilson Stage managerSue Jane Stoker Technical director Reinhard Bichsel |
Sound engineer Peter Cerone Mr. Wilsons personal assistant Mafthew Haas Project manager Elisabetta Di Mambro Prodotto da Change Performing Arts Milano |
in collaborazione con Watermili Center European Cultural Center of Delphi le Manege Maubeuge Art Carnuntum of Wien Japan Performing Arts Center
Robert Wilson ringrazia gli sponsor mondiali che appoggiano questo lavoro attraverso i contributi
alla Fondazione Byrd Hoffman:
Lily Auchincloss, Irving e Dianne Benson, Pierre Bergé Michael Caddell, Tracey
Conwell, Ethel de Croisset, Cygne Design, Marina Eliades. Betty Freeman, Meredith
Long, Lufthansa G.A, Mark Rudkin, Louisa Stude Sarofim, Victoire Schlumberger,
la Fondazione Juliet Lea Hillman Simonds, Annalise Soros Stanley Stairs, Robert
W. Wilson, Woodward Charitable Trust e un anonimo donatore.
Parte 1: Un poeta
L'uomo sulle rocce, il poeta recita l'inno omerico sul
rapimento di Persefone, figlia di Demetra da parte di Ades, dio dei mondi
sotterranei che vuole sposarla e custodirla nelle tenebre del suo impero. Zeus
cede alle preghiere di Demetra e permette a Persefone di ritornare alla luce
del sole per vedere sua madre. Zeus invia Ermes messaggero degli dei, ad
informare Ades. Questi prima di lasciare Persefone le fa mangiare i grani di un
melograno che per magia provocheranno il suo ritorno negli inferi per un terzo
dell'anno. Questa magia ristabilisce l'armonia tra gli dei e l'equilibrio delle
stagioni sulla terra.
Ades seduce Persefone e la porta negli inferi. Demetra
domanda a Zeus di convincere Ades a fare ritornare sua figlia perché senza
Persefone l'equilibrio della terra si romperà. Zeus le risponde che è suo
interesse mantenere l'equilibrio tra le potenze.
Zeus e Demetra continuano la lotta per liberare
Persefone. Alla fine aiutati da Ermes la strappano ad Ades e Persefone comincia
così una vita divisa tra la terra e gli inferi.
Persefone trascorre una parte dell'anno con Demetra e
l'altra con Ades, ma non è mai pienamente felice. Quando è con Ades Demetra le
manca e quando è con Demetra le manca il suo sposo.
La mia idea del teatro
Spesso la gente mi chiede di cosa tratta il mio teatro: generalmente
rispondo che non lo so. Il mio lavoro è, in gran parte dei casi, formale. Non è
interpretativo. Per me l'interpretazione non spetta al regista, all'autore o
all'interprete: l'interpretazione spetta al pubblico. Mi piace semplicemente
considerare il mio teatro come il lavoro di un artista. Ho lo stesso interesse
per il movimento, la parola, la luce, il suono, le immagini Sono convinto che il
teatro sia il luogo dove possono incontrarsi tutte le differenti forme
dell'arte. Ed in questa coesistenza vi è spazio per la musica, la danza, la
recitazione.
Il
mio modo di lavorare
Le fasi del mio lavoro sono per me chiarissime: ho iniziato con alcune
"opere mute", quelle che i critici francesi chiamavano "silenzi
strutturati". Mi sono sempre interessato a qualcosa che stia a metà tra
l'arte e la vita.
Gli interpreti dei miei lavori non sono necessariamente ballerini e
l'allenamento che richiedono riguarda l'esecuzione di movimenti
"facili" che devono essere memorizzati in base ad una semplice
progressione aritmetica: sono movimenti quasi automatici. Il comportamento che
desidero in scena è estremamente formale, non deve essere spontaneo, deve
essere immediatamente riconoscibile in quanto movimento artificiale creato per
il teatro. La spontaneità deriva dall'eseguire questi movimenti precisi.
A proposito di Persefone
Penso al mio lavoro come ad un tutt'uno, una "opus", una
costruzione, un prodotto che si evolve nel tempo e mette insieme vari elementi
e preziose collaborazioni. Recentemente, nel 1993, ho creato una installazione
artistica per la Biennale di Venezia in un vecchio granaio
"Memoria/Perdita" a cui è stato assegnato il Leone d'Oro per la
Scultura.
Partendo da quel lavoro ho poi sviluppato questo concetto nel 1994, a
Gibellina (Italia), dove ha creato "T.S.E." un lavoro ispirato a
"La Terra Desolata" di T.S. Eliot con musiche di Philip Glass. Era
una specie di "installazione con attori" messa in scena in uno spazio
non convenzionale, un granaio: il pavimento era stato ricoperto di sabbia. Tra
le varie scene ve ne è una dedicata all'antico mito greco di "Persefone".
Lavorando a quella scena, ampliandola ed aggiungendovi parti nuove, ho
creato il lavoro teatrale "Persefone": fino ad oggi lo spettacolo
è stato presentato all'aperto in luoghi di grande impatto visivo ed architettonico
come lo Stadio Antico di Delfi o la Fortezza di Istanbul. Ora, alla fine di
questo work‑in‑progress, l'opera è pronta ad essere presentata
nella sua forma definitiva per gli spazi teatrali.