Sarah Kane

 

Gier (Crave)

 

Adattamento dal testo inglese a cura di Marius von Mayenburg

Prima rappresentazione in lingua tedesca

 

A Falk Rockstroh

B Thomas Dannemann

C Cristin König

M Michaela Steiger

 

Regia Thomas Ostermeier

Scenografia Rufus Didwiszus

Costumi Bernd Skodzig

Musiche Jörg Gollasch

Adattamento Marius von Mayenburg

Luci Erich Schneider

Video Jörg Felden, Rufus Didwiszus

Marionette Hans Thiemann

 

Assistente alla regia Gian Manuel Rau

Aiuto scenografa Anne Hölck

Aiuto costumista Sylvia Hagen‑Schäfer

Direttrice di scena Gertraud Weyand

Suggeritrice Gabriele Selfer

Direzione tecnica Heinrich Pfeilschifter

Assistente direttore tecnico Reitiliard. Wizisla

Trucco Urle Kusserow, Renate Wetzel‑Wagner

Oggetti di scena Angelika König

Suono Thomas Noaek

Direzione sartoria Luise Ebersbach, Beate Herrmannova

Acconciature femminili Monika SchinolI

Acconciature maschili Günter Welz

Illuminazione Hans‑Jürgen Simoncelli

Direttore degli allestimenti Helmut Müller

Direttore di palcoscenico Bernd Fischer

Responsabile costruzioni Manfred Mühling

Macchinista Bernd Grossmann

Capo attrezzista Helmut von Arentsschild

Pittore Andreas Geißel

Decoratore Thomas Mielenz

Carpentiere Hartmut Rosen

Fabbro Gerhard Heckmeier

Apprendisti alla regia Katharina Ley, Mithra Zaliedi

Fotografo Arno Declair

 

Schaubhüne am Lehniner Platz ‑ Berlin

 

Durata della rappresentazione: 1 ora e 15 minuti ‑ senza intervallo

 

Versione tedesca con sottotitoli in italiano e inglese

 


 

Storia

Due donne e due uomini parlano d'amore dando voce a sentimenti di speranza, struggimento, desiderio, delusione, disperazione solitudine.

La scena si svolge in un luogo indefinito Nel momento in cui cominciano a parlare non sappiamo nulla dei quattro personaggi: chi

sono, se il loro è un dialogo o un monologo, se tra loro esiste un qualche rapporto o sono insieme per caso. A poco a poco, da singole frasi, dialoghi spezzati invocazioni e frammenti di storie nasce, in forma libera e musicale un intreccio di motivi che lascia intuire i contorni del mosaico di una vita.

 

La storia è quella di una giovane donna che sente l'incapacità dì sperimentare la vicinanza del prossimo, la disperazione per il fallimento amoroso e il desiderio di liberarsi dai vincoli opprimenti della propria vicenda personale. Lo spettatore segue il filo del ricordo dei personaggi e procedendo per associazioni intuisce le ferite lasciate da un'infanzia traumatica, in cui probabilmente si nasconde la chiave per comprendere il dolore dei presente. Diversi livelli di coscienza si sovrappongono come in un sogno, e personaggi del passato assumono forma transitoria nelle figure presenti. Lo spettatore penetra nell'abisso dei rapporti umani. Sì forma così il quadro complesso di una psiche segnata dalla dipendenza e dall'abuso sessuale: l'unica via d'uscita sembra essere la dissoluzione dell'io nella morte.

In luogo della narrazione cronologica di una storia, "Gier" di Sarah Kane propone una drammaturgia della memoria: la struttura del ricordo di scene, frasi e istanti frammentari viene trasformata in azione drammatica aprendo la strada alla forma musicale libera. Ma "Gìer" è soprattutto un capolavoro linguistico che, per l'eleganza lirica, la ricchezza delle immagini e la complessità dei riferimenti si inserisce nella tradizione di T.S. Eliot e James Joyce.

"Non dirmi di no non mi puoi dire di no perché è un tale sollievo avere ancora amore e stare a letto ed essere abbracciato e toccato e baciato e adorato e il cuore ti salterà dalla gioia quando sentirai la mia voce e vedrai il mio sorriso e sentirai il mio respiro sul collo e il cuore ti batterà forte quando vorrò vederti e ti mentirò fin dal primo giorno e ti userò e ti fotterò e ti spezzerò il cuore perché tu hai spezzato il mio e mi amerai ogni giorno di più finché il peso non sarà insopportabile e la tua vita non sarà mia e morirai sola perché io prenderò quello che voglio e poi me ne andrò e non ti dovrò niente èsempre li è sempre stata lì e tu non puoi rinnegare la vita che senti mandare al diavolo quella vita al diavolo quella vita al diavolo quella vita ti ho persa ormai".


 

Sara Kane

 

Sarah Kane è nata nell'Essex  nel 1971.

Dopo aver studiato discipline teatrali all'Università di Bristol, ha frequentato il  corso di scrittura teatrale all'Università di Birmingham.

La celebrità arrivò improvvisamente in seguito alla. rappresentazíone della sua opera prima, "Blasted", messa in scena al Royal Court Theatre di Londra nel 1995 . Nel 1996 seguì "Phedra's Love", di cui l'autrice stessa curò l'allestimento mento al Gate Theatre di Londra e, nel 1998 "Cleanse", presentato nuovamente al Royal Court Theatre. Nello stesso anno venne rappresentato "Crave" ("Gier"), una coproduzione Paines Plough Theatre Company/Royal Court Theatre. Dal 1998 al '99 l'autrice ha lavorato in esclusiva per la Paines Ploúgh 'Theatre Company. Sarah Kane si è tolta la vita nel febbraio 1999.

Germania le sue opere sono pubblicate da Rowohit Verlag.

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