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An Eye on Poland

LINCIAGGIO: La pricipessa Aoi. Hanjo. Il tempio di Dujò

 

basato su tre atti unici di Yukio Mishima

(Aoi-no Ue. Hanjo. Dōjōji)

da una traduzione di

Anna Zielińska- Elliot e Henryk Lipszyc

regia

Agnieszka Olsten

adattamento

Marzena Sadocha

scene e costumi

Joanna Kaczyńska

luci e video installazione 

Wojciech Puś

musiche

Marcin e Bartolomiej Brat Oleś

prodotto da  

Katarzyna Majewska

assistente alla regia

Katarzyna Straczek

direttore di scena e suggeritore

Iwona Rólczyńska

capo attrezzista

Jacek Szpinko

tecnici delle luci

Dariusz Bartold, Wojciech Maniewski

tecnico del suono

Maciej Kabata

personaggi e interpreti:

Hanako- Dagmara Mrowiec

Jitsuko- Ewa Skibińska

Nurse-  Katarzyna Strączek

Yoshio- Bartosz Porczyk

Kiyoko- Tomasz Wygoda (comparsa)

con la partecipazione straordinaria di

Ewa Kamas nel ruolo di  Lollobrigida e Ferdynand Matysik nel ruolo del Cliente.  

 

Teatr Polski, Wroclaw

direttore artistico e generale Krysztof Mieszkowski

 

rappresentato per la prima volta allo Swiebodski Stage il 10 febbraio 2007

durata: 1 ora e 45 minuti senza intervallo

in polacco con sovratitoli in inglese

 

Tre storie sulle relazioni umane basate sugli atti unici di Yukio Mishima, La principessa Aoi, Hanjo e Il tempio di Dujò. Le storie dimostrano il potere e la tenacia delle emozioni umane. Le vite dei personaggi sono guidate da sentimenti irrealizzati che prendono forza fino ad assumere una vita propria e dominarle. Non possiamo ignorarli, poiché possono cambiare la direzione della nostra vita o escluderci da essa. Il dialogo tra Est e Ovest avviene a livello inconscio e nei sogni.  Chi guarda all’Oriente e ai suoi simboli esotici rimarrà deluso- l’opera non è un pacchiano menù tradizionale giapponese. Troviamo i personaggi in un labirinto- galleria in circostanze insolite e bizzarre che a uno sguardo più attento si rivelano somigliare alla nostra vita di tutti i giorni.   

Altro punto di forza della produzione è l’uso degli apparecchi  multimediali. Non solo forniscono uno sfondo alle storie, ma hanno la stessa importanza degli altri loro aspetti.

Il programma dello spettacolo presenta un cartone animato di Krzysztof Ostrowski, un noto artista grafico, leader e cantante del gruppo rock The Cool Kids of Death.