Nell' VIII edizione, premiando Lev Dodin , non si è
solo reso omaggio ad uno dei migliori allievi di Stanislavski,
si è anche aperto uno spaccato sull'attività
incessante del regista siberiano e del Maly Teatr di
Sanpietroburgo, dove, tra precarietà istituzionali
ed economiche, si assiste a un fermento creativo che,
in questo momento, non ha paragoni nel resto d'Europa.
Il lavoro di Dodin e il contesto in cui egli prevalentemente
lavora, si sono potuti apprezzare in un convegno denso
di interventi e testimonianze e in due spettacoli: La
casa di Fijodor Abramov - la cui riproposizione
a Taormina è stata fortemente voluta da Dodin
stesso - e Molly Sweeney di Brian Friel, in prima
mondiale.
Il VI Premio Europa Nuove Realtà Teatrali è
andato gli olandesi del Theatergroep Hollandia; al giovane
regista tedesco Thomas Ostermeier e agli italiani della
Societas Raffaello Sanzio. Quattro gli spettacoli proposti
dagli artisti premiati: Voices da Pasolini e
Ongebluste Kulk (Hollandia), Crave di
Sarah Kane (Thomas Ostermeier), Amleto, la veemente
esteriorità della morte di un mollusco (Societas
Raffaello Sanzio).
Un premio Speciale è stato assegnato al BITEF
(Belgrade International Theater Festival). Una Menzione
speciale ha ricevuto Ibrahim Spahic per il ruolo della
sua attività nei giorni disperati di Sarajevo
in guerra.
Il "ritorno" di Peter Brook (II Premio Europa
per il Teatro nel 1989) con Le Costume, dello
scrittore sudafricano Can Themba, alla cui coproduzione
hanno partecipato il Premio Europa e Taormina Arte,
ha reso omaggio ad uno dei più grandi registi
viventi e alla poliedricità rigorosa del suo
teatro.

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