La seconda edizione del Premio Europa per il Teatro
ha un'importanza particolare, non soltanto perché
premia e ospita uno dei più grandi maestri della
scena contemporanea, ma anche perché, con l'assegnazione
del premio a Peter Brook, si inaugura una prassi che
diverrà una delle caratteristiche peculiari e
più apprezzate del Premio Europa: il lavoro di
riflessione e di studio intorno a chi riceve il premio
si esprime, quell'anno, in tre indimenticabili giornate
di incontri, articolate in un memorabile dialogo aperto
tra Peter Brook e Grotowski, in un corposo contributo
di relazioni e testimonianze, in proiezioni di audiovisivi
e in dimostrazioni aperte al pubblico che vedono impegnati,
insieme al maestro, alcuni dei suoi attori preferiti
.
La documentazione di quelle giornate si trova oggi raccolta
nel libro Gli anni di Peter Brook.
A partire da quest'edizione il Premio Europa assume
il patrocinio del Consiglio d'Europa e dell' Unesco.
Inizia, inoltre, la collaborazione con l'Associazione
Internazionale dei Critici di Teatro.

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